Vita Nova

Rinnovamento (cambiamento) in Italia

Le condizioni di vita della maggior parte degli abitanti del pianeta sono sempre più difficili e l’impatto dell’umanità sull’ambiente è insostenibile. La finanziarizzazione della economia ha aumentato la concentrazione della ricchezza per una ristretta minoranza e la povertà della maggioranza.

Questa situazione era prevedibile e si sarebbe potuta evitare ma non è stato fatto ed ora è necessario intervenire prima che sia troppo tardi per stabilire la massima giustizia sociale possibile, ripristinare la sostenibilità della natura della quale tutti facciamo parte e sostituire l’illusione e la speranza con la ragione e la volontà per liberare la vita e la coscienza di ogni essere umano dagli ostacoli strutturali ed ideologici che fino ad ora ne hanno condizionato lo sviluppo.

Supponiamo che in Italia si tengano le elezioni politiche con l’attuale legge elettorale. Per migliorare le loro condizioni, almeno tre quarti degli elettori dovrebbero eleggere deputati e senatori – 51% donne e 49% uomini – che si impegnino personalmente, per iscritto, ad approvare in meno di due anni le leggi necessarie ad ottenere i seguenti risultati:

1. Equa ridistribuzione della ricchezza dal 10% della popolazione che ha di più al 70% che ha di meno ed anche per realizzare infrastrutture, servizi pubblici ed interventi sull’ambiente.

2. Rilancio dell’economia reale anche con nuove imprese finalizzate alla piena occupazione e con la partecipazione dei lavoratori alla gestione effettiva delle attività economiche.

3. Riduzione dei prezzi finali dei beni e servizi essenziali ad iniziare da energia, acqua, cibo, indumenti, abitazioni, trasporti, comunicazione ed informazione.

4. Assistenza sanitaria gratuita per tutti ed assistenza gratuita ai disabili secondo le reali esigenze.

5. Formazione ed istruzione gratuite per tutti secondo il merito.

6. Forte riduzione delle imposte ai lavoratori ed alle imprese che producono beni e servizi che soddisfano bisogni essenziali ed aumento delle imposte su rendite e redditi finanziari.

7. Imposta sui consumi improduttivi con aliquote proporzionali all’importanza dei bisogni da soddisfare, dal minimo per i bisogni essenziali al massimo per quelli meno utili.

8. Adozione di una moneta del lavoro con limite di emissione da assegnare in parti uguali.

9. Ristrutturazione del debito pubblico ed eliminazione di qualsiasi impiego di risorse non necessario alla soddisfazione di bisogni reali ad iniziare dalle spese militari.

10. Sistema elettorale effettivamente democratico con designazione dei candidati da parte degli elettori ed assoluta parità di condizioni fra tutti i concorrenti.

Questi risultati sono possibili e ne ha bisogno la maggioranza del popolo italiano. Ci sono tanti altri problemi urgenti da affrontare ma questi dieci risultati sono il punto di partenza, l’innesco per provocare un reale cambiamento. Dopo due anni si tornerà a votare con il nuovo sistema elettorale ed il parlamento che sarà eletto potrà proseguire l’opera.

Per ottenere questi primi risultati bisogna eleggere una maggioranza di deputati e senatori ciascuno dei quali si impegni per iscritto con ogni elettore a sottoscrivere e votare a favore dei relativi progetti di legge. I candidati devono essere estranei all’attuale classe politica e scelti in base alla loro capacità ed alla loro indipendenza, metà maschi e metà femmine.

Per eleggere questa maggioranza parlamentare, chi vuole ottenere i suddetti risultati deve rivolgersi ad altri, da bocca ad orecchio, spiegando gli obiettivi dell’iniziativa per ottenere la massima adesione. Senza pubblicità. Servono imprevedibilità e sorpresa.

Servono risorse finanziarie, che non possono derivare da chi ha interesse a lasciare le cose come sono ma, secondo le possibilità, da chi è veramente interessato ad un reale cambiamento. EkaBank finanzierà l’iniziativa sia per sostenere i partecipanti sia per le spese in ogni sezione elettorale (61.062 in Italia e 1.309 all’estero, in totale 62.361 sezioni).

Serve organizzazione. Non leader. Basteranno un gruppo nazionale per promuovere e coordinare l’iniziativa, un gruppo per ogni sezione elettorale per promuovere la partecipazione e per controllare lo spoglio delle schede elettorali ed un gruppo per ogni circoscrizione elettorale per trovare i candidati, far sottoscrivere le liste e presentare le candidature.

Tutto ciò è necessario e possibile ma chi davvero lo vuole deve abbandonare le illusioni ed assumersi personalmente la propria responsabilità. Non solo per sé. Insieme si può!

 

Atto unilaterale irrevocabile dei candidati

Io sottoscritto …

mi dichiaro disposto a candidarmi alle prossime elezioni per il rinnovo … (della Camera dei deputati o del Senato della Repubblica) nella Circoscrizione …

se sarò eletto, mi impegno irrevocabilmente, nell’esercizio delle mie funzioni parlamentari, in deroga a quanto previsto dall’art. 67 della Costituzione, entro due anni dalla data della elezione, a presentare e/o sottoscrivere gli allegati disegni di legge e/o votare per l’approvazione delle leggi con le quali provocare i seguenti risultati:

1. Equa ridistribuzione della ricchezza dal 10% della popolazione che ha di più al 70% che ha di meno e per realizzare infrastrutture, servizi pubblici ed interventi sull’ambiente.

2. Rilancio dell’economia reale anche con nuove imprese finalizzate alla piena occupazione e con la partecipazione dei lavoratori alla gestione effettiva delle attività economiche.

3. Riduzione dei prezzi finali dei beni e servizi essenziali ad iniziare da energia, acqua, cibo, indumenti, abitazioni, trasporti, comunicazione ed informazione.

4. Assistenza sanitaria gratuita per tutti ed assistenza gratuita ai disabili secondo le reali esigenze.

5. Formazione ed istruzione gratuite per tutti secondo il merito.

6. Forte riduzione delle imposte ai lavoratori ed alle imprese che producono beni e servizi che soddisfano bisogni essenziali ed aumento delle imposte su rendite e redditi finanziari.

7. Imposta sui consumi improduttivi con aliquote proporzionali all’importanza dei bisogni da soddisfare, dal minimo per i bisogni essenziali al massimo per quelli meno utili.

8. Adozione di una moneta del lavoro con limite di emissione da assegnare in parti uguali.

9. Ristrutturazione del debito pubblico ed eliminazione di qualsiasi impiego di risorse non necessario alla soddisfazione di bisogni reali ad iniziare dalle spese militari.

10. Sistema elettorale effettivamente democratico con designazione dei candidati da parte degli elettori ed assoluta parità di condizioni fra tutti i concorrenti.

Mi impegno altresì, una volta approvati i suddetti provvedimenti e, comunque, entro due anni dalla data della mia elezione, a dimettermi dalla carica di parlamentare ed a non presentarmi come candidato alle successive elezioni, salva la eventuale accettazione della candidatura se designato direttamente dagli elettori secondo il nuovo sistema elettorale di cui al suddetto punto 10).

Sottoscrivo questo atto davanti ad un pubblico ufficiale ed autorizzo a divulgarne copia.

Data …

Il sottoscritto

 

Precisazioni sulle scelte

Al parlamento legittimamente eletto spetterà il compito di approvare le leggi idonee ad attuare le scelte per le quali i candidati si sono impegnati. Per ogni scelta è necessaria una legge delega, che il governo dovrà trasformare in provvedimenti attuativi.

Queste sono alcune indicazioni sintetiche, partendo dai problemi, cioè dallo stato reale dei fatti, per individuare le relative soluzioni.

1. Equa ridistribuzione della ricchezza

Il 10% della popolazione italiana detiene quasi il 50% (forse di più perché una parte di essa non risulta dai dati ufficiali) della ricchezza totale, il 40% ne detiene poco più del 40%, il 47% ne detiene meno del 10% ed il 3% ha solo debiti senz’alcuna attività (ricchezza negativa).

Per soddisfare i bisogni esenziali di tutta la popolazione bisogna prelevare almeno la metà della ricchezza del 10% della popolazione che ha di più per ridistribuirla in parte a chi ha di meno ed in parte per nuove infrastrutture, servizi pubblici ed interventi sull’ambiente.

Un’ipotesi ed i relativi effetti sono indicati qui.      

2. Rilancio dell’economia reale

La ricchezza privata italiana è rappresentata per il 51% da abitazioni, per il 18% da attività finanziarie, per il 14% da imprese produttive, per il 13% da risparmio, per il 3% da terreni e per l’1% da oggetti di valore.

Per sviluppare l’economia bisogna trasferire ad attività produttive parte della ricchezza rappresentata da fabbricati civili non necessari ai bisogni di chi li detiene, finanziando nuove imprese gestite direttamente dai lavoratori.

3. Riduzione dei prezzi finali dei beni e servizi essenziali

La distribuzione è fondata sulla intermediazione. Chi ha risorse e/o condizioni di monopolio acquista beni e servizi per rivenderli a prezzo più alto per ottenere il massimo profitto. Così funziona per quasi tutti i beni e servizi, dai prodotti agricoli all’acqua, dai beni di consumo a quelli durevoli, dai libri ai farmaci, dall’energia elettrica ai sistemi informativi.

Per ridurre i prezzi dei beni e servizi essenziali bisogna eliminare per quanto possibile ogni inutile intermediazione e collegare direttamente chi produce beni e servizi ai consumatori ed agli utenti.

4. Assistenza sanitaria gratuita per tutti

Gran parte della popolazione italiana non riceve servizi sanitari qualitativamente sufficienti e tempestivi. Milioni di disabili e di anziani si trovano soli in condizioni pietose. Nello stesso tempo, il sistema sanitario nazionale assorbe somme enormi a causa sia degli sprechi sia della corruzione.

Per risolvere questo problema bisogna stabilire il diritto alla salute per tutti e far partecipare i cittadini alla gestione delle risorse impiegate a questo scopo, con comitati per gli acquisti, per l’efficienza, per la tecnologia, etc.

5. Formazione ed istruzione gratuite per tutti

L’elevata stratificazione sociale italiana e la bassa mobilità sociale dipendono, oltre che dalla concentrazione della ricchezza, soprattutto dalla formazione e dall’istruzione.

Come ciascuno deve disporre delle condizioni materiali iniziali per poter realizzare il massimo sviluppo materiale e spirituale, così ciascuno ha il diritto di istruzione secondo la vocazione e l’impegno individuali.

6. Forte riduzione delle imposte ai lavoratori ed alle imprese

La maggior parte delle imposte italiane è prelevata a chi lavora e produce ed a chi consuma beni e servizi essenziali. Non da chi specula e trae profitto dal lavoro degli altri.

Bisogna invertire questa situazione, riducendo il prelievo fiscale nei confronti di chi lavora e produce ed aumentando quello di chi specula e guadagna senza lavorare.

7. Imposta sui consumi improduttivi

Negli ultimi anni, sono aumentati i consumi inutili e diminuiti quelli essenziali. Il risultato è il benessere della minoranza ed il malessere della maggioranza.

Per modificare questa situazione, bisogna introdurre un’imposta sui consumi proporzionale alla priorità dei bisogni umani da soddisfare: nessuna imposta per i beni e servizi essenziali, imposta elevata per i beni e servizi superflui.

8. Adozione di una moneta del lavoro

Il costante aumento della massa di moneta a corso legale (priva di valore reale) in circolazione provoca la conseguente perdita di potere d’acquisto della moneta a discapito di chi lavora e produce e di chi acquista beni e servizi essenziali.

La soluzione è l’introduzione di una nuova moneta fondata sul lavoro, garantita fin dalla emissione da capitali di imprese produttive, con un limite massimo di emissione, da assegnare in parti uguali fra tutti i cittadini italiani con almeno 16 anni di età. Una moneta per l’economia reale, quella che riguarda la produzione e gli scambi di beni e servizi necessari a soddisfare bisogni essenziali.

9. Ristrutturazione del debito pubblico

Il debito pubblico italiano è enorme. È servito per finanziare una burocrazia inefficiente, una forte corruzione, spese del tutto inutili e spesso per distruggere (come le spese militari) invece che per costruire.

Questo debito pubblico deve essere eliminato anche attraverso un prelievo sui patrimoni di fonte illecita, come l’indebito arricchimento, e nello stesso tempo bisogna eliminare le spese non necessarie al benessere comune della popolazione.

10. Sistema elettorale effettivamente democratico

Il sistema elettorale italiano non consente agli elettori né di designare i candidati né di eleggerli personalmente. È fondato sui partiti che, invece di mezzi per partecipare alla vita politica, sono da tempo diventati strumenti di potere.

La nuova legge elettorale deve prevedere che i candidati siano scelti, uno per uno, dagli elettori e debbano essere votati, uno per uno, in base alle loro capacità ed alle loro proposte per risolvere problemi reali, in condizioni di concreta parità, sia per capacità economica sia per mezzi di propaganda elettorale.

Diritto di voto ai cittadini che abbiano compiuto il 16° anno di età.

Bisogna altresì stabilire piena incompatibilità fra componenti delle assemblee legislative e membri del governo, per avere assoluta separazione dei poteri.

 

Organizzazione

L’organizzazione necessaria per ottenere risultati elettorali concreti è una struttura dinamica che consenta di parlare agli elettori di ciascuna delle 61.062 sezioni elettorali in Italia e di ciascuna delle 1.309 sezioni elettorali all’estero, «da bocca ad orecchio».

La struttura è fondata su promotori e coordinatori. I promotori hanno la funzione di contattare sempre nuovi interlocutori ed espandere la partecipazione. I coordinatori la funzione di gestire i diversi livelli di partecipazione.

La formazione della struttura inizia con 3 coordinatori nazionali e 3 coordinatori per l’estero.

I coordinatori nazionali trovano 20 promotori regionali e 26 promotori circoscrizionali mentre i coordinatori estero trovano 4 promotori estero.

In Italia:

- ciascuno dei 20 promotori regionali trova 3 coordinatori regionali per ognuna delle 20 regioni e ciascuno dei 26 promotori circoscrizionali trova 3 coordinatori circoscrizionali per ognuna delle 26 circoscrizioni;

- i promotori ed i coordinatori regionali e circoscrizionali trovano un promotore per ciascuna delle 110 province ed insieme ad essi trovano 3 coordinatori provinciali per ogni provincia;

- i promotori ed i coordinatori provinciali trovano un promotore comunale per ciascuno degli 8.094 comuni ed insieme ad essi trovano 3 coordinatori comunali per ogni comune;

- i promotori ed i coordinatori comunali trovano un promotore sezionale per ognuna delle 61.062 sezioni elettorali ed insieme ad essi trovano 3 coordinatori sezionali per ogni sezione;

- i promotori ed i coordinatori sezionali promuovono la partecipazione fra gli elettori della relativa sezione.

All’estero:

- i coordinatori estero trovano un promotore per ognuna delle 4 aree estero ed insieme ad essi trovano 3 coordinatori per ogni aera estero;

- i promotori ed i coordinatori di area estero trovano un promotore sezionale per ognuna delle 1.309 sezioni estero ed insieme ad essi 3 coordinatori per ciascuna delle sezioni estero;

- i promotori ed i coordinatori sezionali promuovono la partecipazione fra gli elettori della relativa sezione.

In totale, 282.506 partecipanti, dei quali:

- 277.251 in Italia, di cui 3 coordinatori nazionali, 20 promotori regionali, 60 coordinatori responsabili regionali, 26 promotori circoscrizionali, 78 coordinatori circoscrizionali, 110 promotori provinciali, 330 coordinatori provinciali, 8.094 promotori comunali, 24.282 coordinatori comunali, 61.062 promotori sezionali, 183.186 coordinatori sezionali;

- 5.255 all’estero, di cui 3 coordinatori estero, 4 promotori estero, 12 coordinatori area, 1.309 promotori sezionali, 3.927 coordinatori sezionali.

Poiché nessuno può dedicare gratuitamente il proprio tempo pieno a questa iniziativa, tutti i partecipanti riceveranno lo stesso risarcimento per la loro prestazione effettiva ed un rimborso per le spese effettivamente sostenute.

Formata la struttura, bisogna designare i candidati, che dovranno essere per il 51% donne e per il 49% uomini. I coordinatori regionali designano i candidati al Senato per la rispettiva regione, i coordinatori circoscrizionali designano i candidati alla Camera per la rispettiva circoscrizione ed i coordinatori di area estero designano i candidati per la relativa area.

Quindi, bisogna promuovere l’adesione dei potenziali elettori all’iniziativa, consegnando a ciascuno di essi l’atto unilaterale irrevocabile sottoscritto dai candidati che potranno essere votati nella regione (per il Senato) e nella circoscrizione (per la Camera).

Nel corso di questa attività, possono essere assegnate 100 Dhana ad ogni elettore, ciascuno dei quali deve versare subito 40 Euro e si impegna a versare altri 600 Euro quando le 100 Dhana potranno essere scambiate con almeno 3.000 Euro.

Mediamente, in ogni sezione elettorale votano circa 800/1.000 elettori. Attraverso l’algoritmo di Holos Global System, la diffusione dovrebbe essere rapidissima: 1, 3, 7, 15, 31, 63, 127, 255, 511, 1.023. In 10 fasi, sempre «da bocca ad orecchio».

Per agevolare il processo, saranno utilizzati i metodi ed i mezzi previsti da Yojnana.

Supponendo che ogni fase richieda due giorni, uno per presentare l’iniziativa a due nuovi potenziali partecipanti ed uno per ottenere la loro partecipazione ed assegnare Dhana, questa attività si completa in 20 giorni. Sembra incredibile ma è vero.

Mentre procede la promozione dell’adesione, i coordinatori regionali organizzano la sottoscrizione da parte degli elettori, con firma regolarmente autenticata, delle liste dei candidati per il Senato, i coordinatori circoscrizionali per la Camera ed i coordinatori estero per le circoscrizioni estero.

Gli stessi coordinatori organizzano la presentazione delle liste agli uffici elettorali.

Nel corso della elezione, i coordinatori sezionali assistono come rappresentanti di lista allo spoglio delle schede.

Poiché le dieci scelte sono nell’interesse di almeno tre quarti degli elettori, pur tenendo conto del voto di scambio e dell’astensione (che con questa iniziativa risulterà radicalmente ridotta), a livello nazionale gli eletti dovrebbero risultare circa il 60% dei deputati e dei senatori, una maggioranza sufficiente per votare la fiducia al nuovo governo (il cui presidente del consiglio sarà indicato dai responsabili nazionali) ed approvare le leggi per attuare le dieci scelte.

 

Attenzione! Nel corso di tutto il processo sopra indicato, non si deve rispondere a sondaggi di opinione e bisogna tenere un profilo basso. L’imprevedibilità è uno dei mezzi per realizzare il successo dell’iniziativa ed evitare inutili polemiche. Quel che conta è il risultato, non le intenzioni.

Per ogni informazione, utilizzare http://holos.unigov.org/pwrf.org/ indirizzando ad utente ROMAGU