Futuro

La gente doveva sapere la verità. La realtà dei fatti, tutto ciò che si poteva dimostrare. Doveva capire perché esiste qualcosa invece di nulla, chi siamo, da dove veniamo, per andare dove, perché e come costruire il futuro. Il mio compito era farlo sapere. Senza parlare. Senza creare altri miti. Umilmente. Con precisa determinazione. Non si poteva impedire in alcun modo. Né con ingiuste sentenze, accuse e detenzioni, né con aggressioni, ricatti, minacce o violenze. La gente doveva sapere chi erano i ladri, i bugiardi ed i corrotti. Doveva scoprire menzogne ed inganni del passato. Ed agire di conseguenza. È stato fatto. E fu l’origine della nuova realtà.

1. La nuova realtà.

Sulla Terra vivono oltre sette miliardi di esseri umani.

La prima regola è che il pianeta è di tutti. Non esistono confini.

C’è libertà. Ogni persona vive nella massima autonomia ed indipendenza possibile senza danneggiare gli altri.

C’è uguaglianza. Ogni persona ha gli stessi diritti e doveri.

C’è giustizia. Ogni persona ottiene secondo le proprie capacità e le proprie esigenze.

C’è democrazia. Ogni persona con almeno sedici anni di età può partecipare come elettore e come candidato alla formazione degli organismi di governo delle comunità in cui vive e dell’intero pianeta.

C’è benessere. Ogni persona dispone delle condizioni materiali e spirituali per soddisfare senza eccessi i propri bisogni e desideri.

C’è sviluppo. Ogni persona può progredire secondo la propria natura ed il proprio carattere.

C’è sicurezza. Ogni persona è rispettata e difesa dall’intera società.

C’è solidarietà. Ogni persona fa quello che può per migliorare anche la vita degli altri.

C’è pace. Ogni persona ha attenuato il conflitto con gli altri.

Gli esseri umani si amano. Si cercano. Si aiutano. Si fidano. Ciascuno si sente parte di un insieme sul quale sa di poter incidere ed è consapevole che dall’insieme dipendono le sue condizioni individuali.

Ognuno dispone di spazio, energia, acqua e cibo sufficienti alle proprie esigenze ed al massimo sviluppo individuale.

Tutti fanno il possibile per mantenersi in buona salute. Non esistono malattie incurabili. Le cure sanitarie sono gratuite.

Tutti sanno leggere e scrivere. Si è diffusa un’elevata comunicazione sociale.

Ognuno ha una casa in cui vivere da solo o insieme ad altri.

La produzione soddisfa i bisogni essenziali di tutti. Le attività produttive sono gestite dai lavoratori. Gruppi di imprese per ogni settore economico assicurano la piena occupazione e l’equilibrio fra domanda ed offerta di prodotti e servizi.

Ogni impresa dispone dei mezzi di produzione per svilupparsi. Tutti hanno beni durevoli di consumo sufficienti ad una vita confortevole. I servizi sono di elevata qualità ed a basso costo.

L’ambiente si sta rapidamente risanando.

Il risparmio ed i mezzi finanziari sono interamente impiegati nell’economia reale e nei servizi di pubblica utilità. Le imprese operano in sinergia e gli utili sono destinati a nuovi investimenti. Gran parte dei pagamenti fra imprese avviene per compensazione.

L’informazione è oggettiva e tempestiva.

La sicurezza personale è generale e la violenza è un’eccezione.

Il trasporto delle persone e delle merci è rapido ed efficiente.

I pagamenti avvengono per via telematica a bassissimo costo.

Non si fabbricano più armi.

Diversi centri di ricerca applicata assicurano la rapida diffusione delle innovazioni scientifiche e tecnologiche.

Non esistono conflitti fra gruppi sociali. I comportamenti individuali ed i rapporti umani sono fondati sulla collaborazione e sulla solidarietà.

La società umana è organizzata in tante comunità che eleggono direttamente i propri organismi legislativi, esecutivi e giudiziari. Un governo mondiale eletto direttamente da tutti gli abitanti del pianeta con almeno sedici anni di età assicura ad ogni essere umano libertà, giustizia, democrazia, benessere, sviluppo, solidarietà e pace.

Non esistono monete nazionali ma monete comunitarie che rappresentano valori reali ed una moneta mondiale fondata sul valore del lavoro.

La durata massima e media della vita umana è in costante aumento.

Che cos’è accaduto? Da dove si è partiti? Che cos’è stato fatto? Chi lo ha fatto? Com’è stato fatto? Quando è stato fatto? Perché è stato fatto?

2. Che cos’è accaduto?

La nuova realtà è il risultato di un profondo cambiamento. Gli esseri umani si sono ascoltati e capiti. Lo hanno fatto per necessità. Per continuare a vivere. E per migliorare la vita di tutti. È cambiata la visione della realtà. È cambiato il modo di percepire ed affrontare i problemi. Sono cambiate le idee e le mentalità. La ragione ha finalmente guidato l’istinto. Sono cambiate le azioni, i comportamenti individuali e di gruppo. Sono cambiate le relazioni personali. L’intera umanità ha cambiato il suo rapporto con l’ambiente. Le risorse naturali sono state ridistribuite in base alle reali possibilità di utilizzo di ogni persona. Le norme di comportamento sociale sono state semplificate.

Ciascuno ha capito bene quello che si può fare per essere liberi e quello che non si deve fare per non limitare la libertà di tutti, compresa la propria. Tutti hanno compreso gli ostacoli naturali ed artificiali che impediscono il pieno sviluppo individuale di ogni essere umano. Hanno compreso la natura umana ed hanno sentito la necessità di cambiare il loro carattere. Si sono dati obiettivi possibili. Hanno partecipato con fiducia ad un nuovo processo per costruire il futuro. Lo hanno fatto insieme. Nonostante le resistenze, le interruzioni ed i ritardi. Le resistenze sono state assorbite, le interruzioni sono servite a riprendere con maggior vigore ed i ritardi sono stati colmati.

3. Da dove si è partiti?

La situazione sembrava irreversibile. Sei miliardi e mezzo di persone. Meno di 65 anni di durata media della vita. Un miliardo di analfabeti. Un PIL mondiale annuale medio di circa 17 dollari al giorno pro-capite, due terzi del quale derivante da servizi. Un terzo del PIL speso dagli stati. Spese militari pari al costo dell’energia. Circa 300 milioni di persone senza lavoro. Oltre un miliardo e mezzo di poveri. Oltre cinquanta guerre in corso.

Meno di un quarto degli abitanti del pianeta utilizzava tre quarti di tutte le risorse naturali disponibili. Una persona su quattro aveva nove volte più ricchezza di ciascuno degli altri tre. L’uno per mille aveva oltre la metà di tutta la ricchezza della Terra. Uno su sei aveva dieci volte più energia di ciascuno degli altri cinque. Più della metà non aveva acqua potabile sufficiente. Uno su otto non aveva cibo e più di mille bambini l’ora morivano di fame. Più della metà moriva di malattie curabili perché non poteva farsi curare. Uno su cinque non sapeva leggere e scrivere. Tre su quattro non avevano mezzi per comunicare con gli altri.

Mancava qualsiasi programmazione economica per superare povertà e fame. Non esistevano concreti progetti nazionali di sviluppo. Mancavano imprese e quindi la possibilità di lavorare per produrre. L’economia era condizionata da ricorrenti cicli di recessione che aggravavano la situazione dei più poveri. Una persona su quattro non aveva mezzi di produzione e non poteva lavorare. Solo uno su sei disponeva di sufficienti beni durevoli di consumo. Il costo dei servizi incideva per oltre il settanta per cento sui prezzi dei prodotti. L’inquinamento stava distruggendo progressivamente tutto l’ambiente e secondo le previsioni più autorevoli la condizione del pianeta sarebbe diventata irreversibile entro dieci anni.

Meno del cinque per cento del denaro era impiegato nell’economia reale. Meno del dieci per cento del risparmio era destinato a scopi produttivi. Oltre la metà della ricchezza prodotta era destinata all’esterno dell’economia produttiva. Meno di mille multinazionali controllavano l’intera economia ed i mercati. Le imprese producevano meno del settanta per cento di quanto potevano. Gli scambi avvenivano con monete prive di valore reale. Meno di cinquecento persone controllavano l’informazione e la usavano nel loro esclusivo interesse. I sistemi di sicurezza personale erano del tutto inadeguati ai rischi reali.

La viabilità era insufficiente e la circolazione sempre più difficile e caotica. Le transazioni finanziarie e monetarie diventavano sempre più lente e costose. Le spese militari erano il triplo di quanto sarebbe bastato per sconfiggere la fame nel mondo. Solo l’uno per mille della ricchezza prodotta ogni anno era destinato alla scienza ed alla ricerca. L’essere umano era costretto ad essere sempre più egoista per sopravvivere.

Due persone su tre non conoscevano la democrazia ed una su tre viveva in stati democratici apparenti. Le monete non avevano più alcun valore reale ed erano accettate solo perché avevano corso legale. Con queste monete, gli stati avevano accumulato debiti per oltre due terzi del PIL mondiale ed in vent’anni il debito pubblico mondiale avrebbe superato la ricchezza annuale.

4. Che cos’è stato fatto?

È stata sviluppata la produzione e l'utilizzo di energia pulita (eolica, idroelettrica, nucleare, biologica, solare) su tutto il pianeta. È stata aumentata la quantità di acqua disponibile e migliorata la sua distribuzione.

Per tre anni di seguito è stato dato cibo a quasi ottocento milioni di persone affamate. Sono state migliorate le condizioni di salute attraverso ricerca, terapia e prevenzione.

La cultura e l'informazione sono state potenziate, insegnando a leggere e scrivere agli analfabeti. Sono stati diffusi oltre 250 mila centri di comunicazione sociale interattivi, simili ad agorà, collegati l'uno all'altro, nei quali le persone hanno potuto incontrarsi, conoscersi e discutere dei problemi reali di tutti.

Sono stati impostati piani di produzione settoriali e regionali orientati allo sviluppo delle aree più deboli del pianeta. Sono stati realizzati progetti economici di sviluppo, soprattutto nelle zone con minore re reddito medio pro-capite. Sono state realizzate quasi 350 mila nuove imprese in ogni settore creando oltre ottanta milioni di addetti in tre anni ed altrettanti nei tre successivi. È stato istituito un nuovo sistema economico con circa un milione di imprese gestite dai lavoratori, con cinquanta milioni di lavoratori occupati ed altri cento milioni occupati nell'indotto.

Ogni nuova impresa ha realizzato la propria unità produttiva con un enorme sviluppo mondiale dei mezzi di produzione. Si è sviluppata la produzione di beni durevoli di consumo ad utilizzazione continuata. Sono stati sviluppati i servizi a basso costo ed elevata qualità per le imprese e per i privati. Si è iniziato un programma concreto di disinquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo.

È stato introdotto un nuovo sistema di rapporti finanziari per l'economia reale. Il risparmio è stato destinato a scopi produttivi. È stata reinvestita la massa ricchezza possibile a scopi produttivi. È sorto un nuovo sistema di rapporti societari e commerciali fra le imprese per massimizzare gli investimenti e l'utilizzo delle risorse. C’è stato il pieno utilizzo del potenziale produttivo delle imprese esistenti barattando mezzi di produzione e prodotti finiti con materie prime. È stato introdotto un sistema di pagamenti commerciali mediante un centro mondiale di compensazione.

Si è diffuso un sistema informatico interattivo via etere che ha consentito a tutti di ricevere risposte in tempo reale per ogni problema. Si è diffuso un sistema di sicurezza personale globale con 315 mila centri di pronto intervento. Si è realizzato un nuovo sistema di circolazione aerea con veicoli a decollo verticale per singoli e gruppi. Si è diffusa una banca telematica utilizzabile con tutti i mezzi di comunicazione. L’industria bellica è stata interamente convertita in altre produzioni. Si è formato un centro mondiale di ricerche applicate.

Si è riconosciuta la necessità di una riforma contestuale e programmata dei rapporti e dei comportamenti sociali, civili, politici ed economici. È stato istituito un sistema politico post-statale con organismi di governo comunitario ed un governo mondiale eletti direttamente dagli abitanti del pianeta con almeno sedici anni di età. Sono state abolite le monete a corso legale e sostituite da tante monete con valore reale con un’unica unità monetaria mondiale per la misura del valore fondata sul lavoro. Sono proseguite le ricerche sulle cause della mortalità delle cellule viventi e sperimentate nuove soluzioni.

5. Chi lo ha fatto?

La maggior parte degli abitanti della Terra ha partecipato al cambiamento. I più impegnati furono i giovani e le donne.

Per anni era stato studiato un progetto di cambiamento dei rapporti e dei comportamenti umani.

Servivano idee, risorse ed organizzazione.

Fu concepita l’idea fondamentale secondo la quale per modificare la realtà non sarebbe stato sufficiente sostituire le persone e le funzioni ma fosse invece necessario trasformare la struttura gerarchica del sistema umano.

La struttura del sistema umano era formata da livelli gerarchici, una sorta di piramide a scale. Chi si trovava su un determinato scalino rappresentava se stesso rispetto a chi era sullo scalino superiore, mentre rappresentava la totalità rispetto a chi era sullo scalino inferiore.

La struttura gerarchica provocava la selezione. Nonostante l’affermazione di principio secondo la quale tutti gli esseri umani nascono uguali, nel concreto esistevano enormi disparità sociali, civili, politiche, economiche e culturali.

Sopravviveva e si affermava il più forte, il più abile, il più falso, il più ricco. Con quella struttura, chi si trovava sullo scalino superiore considerava chi si trovava sullo scalino inferiore come un proprio strumento. Quindi bisognava cambiare quella struttura.

Quale poteva essere la nuova struttura? E come formarla? Fu proposta una struttura partecipativa, sostituendo la piramide con un‘elica e gli scalini con un unico percorso continuo attraverso il quale tutti potessero confrontarsi, salire e scendere, senza livelli precostituiti. Per formarla, era necessario che una persona partisse dallo scalino più basso, raggiungesse quelli superiori ed accettasse poi di ridiscendere sui gradini inferiori per formare con tutte le persone che si trovavano su quel gradino un insieme capace di smuovere la piramide. Il principio fu che la forza di un’unione di parti è superiore alla somma delle forze di ogni parte dell’insieme.

Era necessario affrontare i problemi materiali più sentiti non solo da chi si trovava su quel gradino ma anche dalla maggioranza delle persone che si trovavano sugli altri livelli: energia, acqua, cibo, salute, cultura … trenta problemi. Tutti erano interessati.

Le soluzioni a quei trenta problemi principali formavano un programma unitario di iniziative per realizzare le quali furono indicati sia i mezzi personali e materiali sia le strategie operative. Bisognava disporre di risorse per oltre 12 mila miliardi di dollari e formare un’organizzazione di oltre 37,5 milioni di persone.

I problemi e le soluzioni furono presentati a persone in possesso di risorse materiali. Per anni quelle persone rifiutarono di partecipare, ritenendo che il cambiamento fosse inutile. Poi, alcune di loro si resero conto che le cose stavano peggiorando per tutti, anche per loro. Ed accettarono di mettere a disposizione risorse materiali del valore equivalente a circa 12.441 miliardi di dollari per attuare le soluzioni indicate dal programma.

Accettarono a tre condizioni: i loro nomi dovevano restare ignoti finché le iniziative non fossero realizzate; le risorse dovevano essere destinate esclusivamente a realizzare le iniziative per le quali erano state messe a disposizione ma solo quando la maggior parte della gente avesse dichiarato di volerle realizzare; le risorse dovevano essere gestite in modo da impedire qualsiasi sottrazione.

In sostanza, le risorse dovevano servire per attuare le iniziative previste dal programma ma non a dimostrare che quelle iniziative fossero necessarie. Le condizioni furono accettate e le risorse rese disponibili. Per anni non furono impiegate ma trasformate per mantenere integro il loro valore reale.

Il programma era stato proposto agli stati, ai governi, ai partiti politici, alle imprese, alle banche ed alle chiese di ogni paese. Ma, inutilmente. Erano tutti coinvolti in un gorgo dal quale non potevano o non volevano liberarsi.

Chi aveva proposto il programma sapeva che per innestarlo sarebbe stato necessario un atto di forza. Senza violenza. Per farlo, bisognava scegliere cosa, come e quando. L’atto doveva essere originale ed imitabile, un’azione normale che però nessuno aveva mai compiuto. Doveva provocare risultati visibili senza effetti negativi. Doveva essere un atto di verità. Doveva essere compiuto nel modo più semplice ed umano. Senza parlare. Comunicando in silenzio. Doveva essere compiuto in un contesto del tutto avulso dall’atto. E non doveva fallire.

Così fu. Non un miracolo ma un’azione umana. Miliardi di persone videro quell’atto. Si informarono. Studiarono. Pensarono. E compresero che era necessario fare qualcosa. Ma che cosa? Esaminarono il programma, le idee e le iniziative. Lo considerarono possibile e necessario. Decisero di agire. Lo fecero. Ed iniziò il processo di cambiamento.

6. Come è stato fatto?

La precedente realtà è stata trasformata con la partecipazione ad una nuova organizzazione della società umana post-statale.

La gente ha aderito alla Repubblica della Terra dichiarando di condividere i principi della sua Costituzione. Ha eletto l’Assemblea internazionale, che ha nominato il Governo della Repubblica il quale, con l’autorevolezza che gli è derivato dal mandato di quanti hanno aderito alla nuova organizzazione, ha fatto cessare ogni attività militare internazionale ed ogni conflitto violento, proponendo ai popoli concrete e ragionevoli soluzioni dei conflitti in corso.

Sono stati eletti ed attivati organismi di autodeterminazione delle comunità sociali per continente, per confederazione, per regione, per comune, per quartiere e per villaggio, stabilendo le loro competenze in materia legislativa, esecutiva e giudiziaria.

È stato abrogato dalle costituzioni degli stati nazionali ogni potere che fosse in contrasto con le regole stabilite dagli organismi delle comunità sociali.

Sono stati eliminati i confini fra gli stati.

Sono state ridistribuite equamente le risorse naturali ed i mezzi di produzione affinché ogni persona potesse lavorare e produrre il necessario per vivere.

Sono stati liberalizzati la produzione e gli scambi eliminando ogni inutile ostacolo ed imposizione per garantire una leale concorrenza produttiva e commerciale.

Sono state intensificate e diffuse la ricerca di base e la ricerca applicata in ogni settore ed in particolare in quelli dell’energia, della salute e della tecnologia.

Sono stati istituiti organismi comunitari specifici per affrontare i problemi di interesse generale, quali energia, acqua, cibo, salute, cultura, informazione, ed altri.

È stato creato un fondo intercomunitario per i servizi di pubblica utilità, con risorse derivanti da contributi volontari, applicando il principio secondo il quale ciascuno dovrebbe dare quanto può per avere quello che gli serve.

È stata formata una forza mondiale di sicurezza per mantenere l’ordine e far osservare le regole nelle comunità e fra di esse.

Sono stati affrontati concretamente i problemi più sentiti ed urgenti ed impiegati i mezzi e le tecnologie disponibili per ottenere rapidi risultati, poiché ogni ritardo avrebbe rappresentato un costo superiore a quello necessario per accelerare.

7. Quando è stato fatto?

Tutto è avvenuto una decina di anni fa. La situazione sembrava ormai essere precipitata. Le forze umane si erano indebolite dall’appagamento e dall’inedia. Si era persa ogni speranza. L’idea del futuro coincideva con la percezione del presente. La paura aveva lasciato il posto alla resa. Tutto sembrava inevitabile.

Numerosi conflitti armati erano in corso e stavano per esplodere nuove guerre in tutti i continenti. I nuovi conflitti avrebbero provocato una catena di eccidi. L’umanità rischiava la completa autodistruzione. L’ambiente era quasi definitivamente compromesso.

La morsa del terrore stringeva i popoli di quasi tutti i paesi. Gli stati e le loro organizzazioni internazionali tentavano di reagire. Inutilmente. Contro chi si considerava un martire per giusta causa e si faceva saltare fra la gente non esistevano misure preventive. Bisognava rimuovere le cause vere. Si continuava a ripeterlo. A parole.

L’unica cosa concreta che si continuava a fare era la guerra. Non si restituivano giacimenti e miniere. Si usava la violenza. Più o meno visibile. Si usava la forza. Mai legittima. Sarebbe stato facile eliminare il terrore. Bastava dire la verità e trarne le conseguenze. Ma non c’erano la volontà ed il coraggio di farlo. Eppure, bisognava. Se non si voleva essere travolti dagli effetti di secoli di ingiustizia, falsità e paura.

8. Perché è stato fatto?

Era quasi tutto marcio. Ogni persona sentiva, pensava e giudicava in modo soggettivo facendo come poteva quello che voleva. Ma per ogni cosa c’era una sola realtà oggettiva. Era la verità della realtà. Ciò che appariva era spesso irreale, finto. La finzione era falsità. La realtà vera era conoscibile. Distinguere la realtà dalla finzione significava conoscere la verità. Sapere la verità significava percepire problemi reali.

La maggior parte dell’umanità subiva ineguaglianze, ingiustizie, oligarchie, povertà, immoralità e misticismi. Un essere umano su cinque considerava gli altri come suoi strumenti ed usava le loro abitudini, la loro ignoranza, il suo potere, la sua moneta, il suo cinismo e la loro paura per limitare la libertà dei più deboli e sfruttare le loro risorse ed il loro lavoro.

C’erano discriminazioni, abusi, apparenza, violenza. La realtà oggettiva era diversa dalla realtà soggettiva e dalla realtà apparente. Si viveva senza conoscere la verità. Si credeva a cose che non esistono. E non si credeva alle cose che esistono.

Non esisteva libertà. La libertà della maggioranza era limitata dall’interesse della minoranza che aveva più potere e ricchezza.

Non esisteva giustizia. La maggioranza delle persone non aveva quello che serve per vivere e la minoranza aveva tutto quello che tratteneva alla maggioranza.

Non esisteva eguaglianza. C’era chi lottava per sopravvivere e chi sprecava, chi violava impunemente le leggi e chi era condannato pur essendo innocente, chi uccideva e riceveva una medaglia e chi moriva ed era considerato un assassino.

Non esisteva democrazia. Quella statale era solo finzione. Il consenso derivava da un’informazione falsata ed apparente. Gli stati erano strumenti per garantire ad una minoranza la conservazione di proprietà e privilegi. Gli stati non potevano essere democratici.

L’umanità si è ribellata a questa realtà. Ed ha deciso di cambiarla, nella rinnovata convinzione che non esistono problemi materiali irrisolvibili.

Per avere libertà bisognava moderare gli eccessi.

Per avere eguaglianza bisognava eliminare gerarchie e discriminazioni.

Per eliminare la povertà bisognava ridistribuire la ricchezza.

Per ridistribuire equamente la ricchezza bisognava eliminare i privilegi.

Per avere giustizia bisognava eliminare falsità e corruzione.

Per eliminare l’ingiustizia bisognava dimostrare ed affermare la verità.

Per avere democrazia bisognava eliminare ogni gerarchia.

Per eliminare l’apparenza bisognava conoscere ed accettare la realtà.

Per eliminare la morte bisognava renderla inutile.

Per avere pace bisognava eliminare il potere di chi aveva sempre voluto la guerra.

Per cambiare il mondo bisognava agire per vivere e non per morire.

Ecco perché è stato fatto.

Il mio compito era finito.

Rodolfo Marusi Guareschi

 

Per chi volesse capire meglio: www.unigov.org

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Valore medio del lavoro in Dhana per Paese

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Mondo 2005 ed Holos Global System. Note.

Mondo 2005 ed Holos Global System – Totali XLSTotali PDF

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